Stracotto di cinghiale

Lo stracotto di cinghiale è un secondo piatto rustico e saporito, particolarmente indicato per la stagione fredda magari in accompagnamento ad una polenta fumante oppure contornato da verdure di stagione.

La carne del cinghiale è robusta e saporita che richiede spesso una marinatura necessaria  ad eliminarne il sapore forte di selvaggina.

La ricetta che vi presentiamo oggi non è eccessivamente elaborata, alla portata di tutti. Certo serve tempo sia per la marinatura che per la cottura ma voi ci insegnate che, senza un po’ di sacrificio ed abnegazione, non si ottengono risultati importanti.

Ora non vi resta che prendere nota e mettervi all’opera.

Ingredienti ( dosi per 4 persone):

  • 800 gr. di carne di cinghiale
  • 1,5 litri circa di vino rosso corposo di qualità (dolcetto, nebbiolo, chianti, etc)
  • 1 carota media
  • 1 costa di sedano
  • 1 cipolla media
  • Chiodi di garofano q.b. (5/6)
  • Bacche di ginepro q.b. (6/7)
  • 1 rametto d rosmarino
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 foglie di alloro
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

In una ciotola mettete la carne di cinghiale unitamente alla carota, alla cipolla, all’aglio, al sedano, ai chiodi di garofano, alle bacche di ginepro, al rametto di rosmarino ed alle foglie di alloro. Coprite il tutto con il vino (ne serviranno circa 75 cl.), sigillate il contenitore con della pellicola trasparente e lasciate il tutto a marinare per circa 24h, in frigorifero.

Trascorso il tempo, estraete la carne, asciugatela con della carta assorbente. Filtrate il vino (che andrete ad eliminare) quindi recuperate le verdure, gli aromi e metteteli da parte.

Con il sedano, la carota e la cipolla create un trito piuttosto sottile che andrete a  soffriggete in una pentola a bordi alti unitamente ad un generoso filo d’olio extravergine d’oliva.

Unite poi il cinghiare che avrete cura di rosolare alla perfezione in tutte le sue parti, quando la carne sarà ben dorata, incorporate nuovamente gli aromi messi da parte in precedenza.

Irrorate con il restante vino rimasto ancora inutilizzato (circa 75 cl).

Salate e pepate secondo i vostri gusti e cuocete per almeno un paio d’ore a fiamma bassa, mescolando il tutto di tanto in tanto.

Trascorso il tempo, quando la carne sarà ben tenera, saporita ed il sugo di cottura ristretto in maniera adeguata, spegnete il fuoco.

Impiattate e servite in tavola ai vostri ospiti (noi abbiamo aggiunto, come contorno, delle patate al forno e delle carote saltate in padella).

Rustica prelibatezza.

Stracotto di cinghiale