Polenta

La polenta per secoli è stato il principale sostentamento per le popolazioni contadine delle regioni del nord Italia che circondano l’arco alpino.

Con piccole (o grandi differenze) nella quantità e nella qualità degli ingredienti è un piatto presente nella storia gastronomica che parte dal Piemonte e finisce in Friuli.

Negli ultimi decenni, da elemento base della (povera) dieta quotidiana, la polenta è rivalutata in chiave moderna, diventando elemento principale o rivisitato di molte preparazioni, anche di importanti chef.

La ricetta che vi andiamo a proporre è quella che ci è stata tramandata dai nostri nonni, cucinata nella stufa a legna, quella che richiede pazienza per il tempo di cottura e volontà nel mescolarla a mano con il bastone “tarello” apposito.

La polenta si abbina con innumerevoli salse, sughi, intingoli. Ogni regione ha la sua specialità, ogni città le sue leccornìe. Da noi, in Piemonte, è consumata prevalentemente piuttosto morbida, condita con spezzatino, salsiccia, funghi, salsa ai formaggi, formaggi freschi e stagionati, con la peperonata, con i cavoli stufati, con la bagna cauda e chi più ne ha più ne metta. In altre parti del Nord, come la zona di Bergamo, di Brescia ed il Veneto tutto viene apprezzata più soda come accompagnamento (magari tostata in padella) a piatti di carne (Polenta e osei), quasi a sostituzione del pane.

Insomma, ci sarebbero molti piatti da raccontare e molte delizie da provare. Voi gustatela come volete e con chi volete, la polenta appunto, ha un altro grande pregio. E’ conviviale, raduna le persone ad un tavolo, stimola il dialogo, i confronti, le opinioni.

Ora non vi resta che prendere nota e mettervi all’opera.

Ingredienti (dosi per 6/8 persone):

  • 1 kg di farina di mais macinata a pietra
  • 4 litri d’acqua
  • 1 cucchiaio di sale
  • 2 cucchiai di olio (facoltativo)

La nostra ricetta originale richiede il paiolo in rame e la stufa a legna, se non avete uno o entrambi questi elementi, potete surrogare con un tegame ed il fornello a gas.

Versate l’acqua in un tegame, accendete il fuoco e portate ad ebollizione

Salate ed incorporate l’olio (facoltativo, serve ad evitare che si formino fastidiosi grumi).

A questo punto iniziate a versare la farina la pioggia setacciandola (state attenti a non ustionarvi) e provvedete a mescolare in maniera veloce e vigorosa con il bastone (tarello).

Dal momento in cui terminate di immettere la farina, tenete conto di portare a cottura in circa 45/50 minuti, ovvero momento in cui la crosta della polenta attaccata alla pentola (o paiolo) inizierà a staccarsi.

Durante questo lasso di tempo, non smettete mai di miscelare il composto con il tarello onde evitare che si formino spiacevoli grumi di farina.

Una volta pronta, la polenta può essere attinta direttamente dal tegame oppure, per essere più attenti alla tradizione, versata su un tagliere in legno e poi porzionata con un filo da cucito.

Rustica e tradizionale bontà.

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