Cugnà

La cugnà è una specialità gastronomica del nostro bel Piemonte, tipica in particolare delle Langhe e del Roero.

E’ una via di mezzo tra una salsa ed una marmellata, la base di partenza è il mosto d’uva al quale si possono aggiungere una moltitudine di ingredienti che, molto spesso, come in tutti i piatti della tradizione contadina, variano di paese in paese, di borgata in borgata.

I più usati sono comunque le mele renette , le pere madernasse, le nocciole, i chiodi di garofano, le mele cotogne, i fichi (sia secchi che freschi), frutta secca in genere, cannella ed, eventualmente,anche un poco di zucchero.

Si accompagna splendidamente con il bollito misto alla piemonte e con formaggi, sia freschi che stagionati.

Di seguito vi andiamo a proporre la ricetta che pare ricalcare di più la tradizione:

  • 2 kg. di mosto d’uva nera (nebbiolo o dolcetto)
  • 400 gr. di pere madernassa
  • 400 gr. di fichi
  • 400 gr. di mele cotogne
  • 200 gr. di frutta secca (noci e nocciole)
  • 1 stecca di cannella
  • 5 chiodi di garofano

Pigiate l’uva e colatela attraverso un setaccio in modo da ottenere un mosto pulito (se volete, potete acquistarlo già pronto).

Ora trasferite il mosto in una pentola, accendete un fuoco basso e portate il liquido ad ebollizione in modo che si addensi nella giusta concentrazione.

Nel frattempo sbucciate e tagliate a pezzettini la frutta ed unitela al mosto. Lasciate cuocere per almeno un paio d’ore non dimenticando di mescolare molto spesso con un cucchiaio da cucina.

Mentre aspettate, tritate non troppo finemente le noci e le nocciole, sbriciolate la stecca di cannella. Aggiungete dunque il tutto (anche i chiodi di garofano) alla preparazione e continuate la cottura ancora per una ventina di minuti (sempre mescolando).

Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare, a questo punto la vostra cugnà sarà pronta.

Consigli: la cougnà, per il suo gusto davvero unico, è ottima anche con la polenta arrostita o semplicemente spalmata sul pane.

Per la foto si ringrazia
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